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Otturazioni bianche per denti
La terapia della carie (in assenza di lesioni pulpari) consta delle seguenti fasi:
1) asportazione del tessuto rammollito e preparazione di una cavità con determinate caratteristiche che assicurino la ritenzione e la durata nel tempo dell'otturazione;
2) trattamento protettivo del fondo della cavità. Consiste nello stratificare sul fondo della cavità dei cementi che preservino la polpa dalle sollecitazioni termiche, che stimolino la dentinogenosi, che impediscano la diffusione di prodotti nocivi eventualmente contenuti nel materiale di otturazione. Per ottenere questi requisiti sono particolarmente indicati i cementi all'ossido di zincoeugenolo e l'idrossido di calcio.
3) Otturazione della cavità con materiali che ripristinano le caratteristiche morfologiche e funzioni di dente.
I materiali usati comunemente sono: gli amalgami d'argento, le resine composite e gli intarsi aurei.
Amalgama
L'amalgama usato in odontoiatria è la combinazione di Hg con una lega in polvere costituita da quattro metalli (amalgama quaternaria):
- Argento: min 65%
- Stagno: max 29%
- Rame: max 8%
- Zinco: max 3% (non sempre presente)
Gli amalgami attualmente in commercio si distinguono in convenzionali e in misti o a fase dispersa. Nei primi la lega di polvere è costituita da limatura di fini scheggie o da particelle sferiche con i metalli appena indicati. Nelle leghe a fase dispersa si aggiungono delle sfere di Ag-Cu che eliminano la cosiddetta fase gamma 2 costituita dalla combinazione mercurio-stagno (presente negli amalgami convenzionali) responsabile di fenomeni di corrosione. Durante la triturazione il Cu dell'eutettico si combina con lo stagno che pertanto non si lega con il mercurio. Con questo tipo di amalgama si ottengono otturazioni molto resistenti ai processi di corrosione, alle fratture dei margini, alla compressione, con minore deformabilità dimensionale e quindi stabilità del margine di chiusura a livello del bordo della cavità. |